Fonte: laprovinciacv.it
VITERBO – Le immagini parlano chiaro: sacchi abbandonati, accessori per la casa inutilizzati, immondizia ovunque. Il centro storico di Viterbo continua a fare i conti con il problema dell’abbandono illecito dei rifiuti.
Eppure, la battaglia è tutt’altro che persa.
Oggi esistono strumenti concreti che permettono ai Comandi di Polizia Locale e all’Amministrazione di monitorare, prevenire e contrastare questi comportamenti, anche in zone difficili da controllare.
I “fantasmi della Tari”: come fermare chi inquina senza lasciare traccia
Uno dei problemi più spinosi è quello dei cosiddetti “fantasmi della Tari”: cittadini non registrati, non censiti, che non possono accedere ai centri di raccolta e abbandonano i propri rifiuti dove capita.
Con l’uso di fototrappole per abbandono rifiuti e telecamere mobili per i Comuni, è possibile intercettare e documentare i conferimenti illeciti anche in orari notturni o in aree periferiche. Tecnologie di videosorveglianza per la Polizia Locale consentono di intervenire in modo mirato, con prove video legalmente valide.
San Faustino: il “triangolo dell’immondizia” può tornare a respirare
Tra via dei Magliatori, via Lucchi e via Bellavista, si è formato un vero e proprio triangolo del degrado. Ma i punti critici possono diventare aree presidiate, se dotati delle giuste tecnologie.
L’impiego di sistemi di videosorveglianza mobile (spesso chiamati anche “fototrappole”) per la Polizia Locale consente di trasformare questi spazi adibiti a discarica in zone monitorate. I dispositivi mobili di questo tipo aiutano a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in modo capillare: gli agenti di Polizia Locale hanno finalmente uno strumento professionale ed efficace per sanzionare gli incivili. In più, questi sistemi mobili hanno già dimostrato di essere i migliori deterrenti per i reati ambientali.
Via dei Magliatori: dove la pulizia non basta da sola
La situazione in via dei Magliatori è emblematica: dopo una pulizia straordinaria ordinata dal Comune, il decoro sembrava tornato, ma è durato solo pochi giorni.
Lo sappiamo: non basta una pulizia straordinaria per risolvere il problema.
Serve un sistema che aiuti il Comune a mantenere il controllo nel tempo.
La videosorveglianza per i Comuni, pensata specificamente per questi contesti, aiuta a passare dalla reazione alla prevenzione. E oggi è accessibile anche senza grandi investimenti, grazie a sistemi mobili, agili e configurabili in tempi rapidi.
Ma quanto costano i rifiuti abbandonati?
Ogni intervento straordinario ha un costo. E spesso questo costo pesa sulle bollette Tari dei cittadini onesti.
Ma con gli strumenti giusti, l’abbandono rifiuti può essere tracciato, documentato e sanzionato.
In questo modo, si inverte la logica: chi inquina, paga.
E i cittadini onesti? Tirano un sospiro di sollievo.
Come risolvere il problema dell’abbandono rifiuti nel Comune di Viterbo
La soluzione per l’abbandono incontrollato dei rifiuti esiste ed è già stata adottata da diversi Comuni italiani: sono molto più che semplici “fototrappole”. Si tratta, infatti, di videosorveglianza mobile professionale, strumenti pensati per supportare i Comandi di Polizia Locale nel presidio del territorio.
Ekiller è un sistema professionale, modulare e pronto all’uso, già impiegato da diversi Comandi per contrastare i reati ambientali in modo efficace e documentato.
Se il Comune di Viterbo vuole davvero aprire gli occhi su reati evitabili come abbandono rifiuti, è sufficiente iniziare compilando il modulo di richiesta di contatto.