La provincia di Foggia rischia di diventare il nuovo mondezzaio d’Italia, secondo l’allarme lanciato da Legambiente durante le audizioni in V Commissione regionale. I dati del rapporto Ecomafia 2024 fotografano una crescita preoccupante dei reati ambientali in Puglia, con la Capitanata e il Salento tra le aree più colpite da abbandono illecito di rifiuti, traffico illecito e incendi dolosi.
Reati ambientali in crescita: Puglia al terzo posto in Italia
Il rapporto evidenzia un’escalation dei crimini ambientali, con la Puglia terza in Italia dopo Campania e Sicilia. Tra le province più colpite, Bari è terza a livello nazionale. I reati includono abbandono di rifiuti urbani e industriali, spesso provenienti da altre regioni o addirittura da traffici transfrontalieri.
Legambiente: servono misure straordinarie
Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia, propone:
- la delimitazione della Capitanata come area SIN (Sito di Interesse Nazionale);
- oppure la nomina di un commissario nazionale per gestire l’emergenza ambientale.
Forze dell’ordine in azione, ma non basta
Dalla relazione dei Carabinieri forestali emergono dati su incendi e smaltimento illecito, mentre la Guardia di Finanza segnala legami tra crimini ambientali e evasione fiscale. La Guardia Costiera monitora coste e mari pugliesi, ma serve un’azione coordinata.
I comuni chiedono supporto
Secondo la presidente di Anci Puglia, i comuni sono allo stremo: senza fondi e risorse adeguate, non possono sostenere le bonifiche. Il fondo regionale da 2 milioni di euro per l’ambiente è giudicato insufficiente dagli esperti del settore.
Foggia senza Polizia Provinciale dal 2016
La consigliera regionale Rosa Barone denuncia l’assenza di polizia provinciale ambientale in Capitanata da quasi un decennio. Una carenza grave, che lascia il territorio scoperto da controlli fondamentali contro il degrado ambientale.
Fonte: FoggiaToday